Nelle montagne di Villaputzu, nel famoso salto di Quirra sotto i calcari di Monte Cardiga i pastori Villaputzesi,tanti anni fa hanno realizzato delle strutture originali e forse uniche in Sardegna sfruttando i ripari naturali. Con l’aiuto delle pietre calcaree e forse usando la sabbia fossile e la calce ci hanno lasciato delle vere e proprie opere d’arte inserite in un contesto geologico chiamato da molti città di pietra.
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Le escursioni proposte in questo sito sono rivolte alle persone di tutte le età. L’obiettivo è far conoscere la Sardegna, partendo dalla costa sud-orientale e precisamente dal Sarrabus. Da qui è facile visitare il Supramonte, il Gennargentu, la Barbagia e le atre aree della nostra isola. La costa, gli stagni, i fiumi, i boschi sono gli ambienti che visitiamo. I paesi, i siti archeologici, i monumenti dell’uomo e della natura sono i luoghi che visitiamo.
Orgosolo: la foresta di Montes.
Nei pressi di Pratobello luogo famoso in Sardegna per un’insurrezione della popolazione di Orgosolo che impedì di fatto la realizzazione di uno stabilimento militare nelle montagne , c’è un monte dal nome non proprio sardo, chiamato Monte Novo San Giovanni. Prima di arrivare alla caserma della forestale c’è uno dei 5 laghi della Barbagia: il lago di Olai. Da qui dopo un trekking di 5 Km si arriva ad un tacco calcareo chiamato appunto Monte Novo. Salendo nel percorso che porta al rifugio godrete di uno dei più bei panorami della Sardegna. Interessante la presenza della sorgente di funtana Bona dalla quale inizia il fiume Cedrino.
Dal punto di vista geologico, l’area è costituita dai calcari mesozoici, le cui forme di erosione più spettacolari sono i tacchi di Monte Novo S. Giovanni, Monte Fumai e Monte Su Biu ed i canyon della gola del Rio Flumineddu.
Il sentiero dei cinque faraglioni : da Funtanamare a Masua
Si parte da Fontanamare, spiaggia con un ampio parcheggio per un percorso tra calcari, scisti e rocce sedimentarie color vinaccia tra i più belli ed antichi della Sardegna e d’ Europa.Lungo il percorso si incontrano diversi porti antichi per il carico e lo scarico dei minerali delle miniere di Nebida e Masua. Tra i più affascinanti Porto ferro dove ci sono ancora le barche di alcuni pescatori. I faraglioni sono ben cinque: da Sud a Nord abbiamo l’isola del morto, i tre isolotti di Agusteri e Pan di Zucchero che i pescatori chiamano sa conca de su terranu, tutti calcarei con spruzzate di dolomia. Il sentiero che a momenti si interseca con il cammino di Santa Barbara e con la strada che percorrevano i minatori per andare al lavoro è uno dei più belli della Sardegna per il colore e la trasparenza dell’acqua e per i paesaggi mozzafiato. A metà percorso si incontra Nebida e se si vuole all’altezza della Laveria La Marmora si può proseguire passando per il paese oppure per un sentierino che passa nel retrospiaggia , ma che attraversa (strano) un villaggio turistico. Scarsi i dislivelli percorso adatto a tutti e divisibile in due pezzi: da Funtanamare a Nebida e da Nebida a Masua. Il percorso totale è di 7,7 Km e a mio parere è suggestivo anche in canoa.